(a cura di Pelliccioni Chiara e Cantori Marco)
Da dove entra la paura, dalla testa, dalle orecchie, dagli occhi? E poi dove sta? Qual è la geografia della paura? E quando hai paura cosa fai? Bevi un bicchiere d’acqua? Metti la testa sotto il cuscino? Strizzi gli occhi? Urli? Stai in silenzio? Canti una canzone? Pensi alla nonna?
“MAMMA CHE FIFA!” affronta il tema della paura. Non c’è fase della vita che ne sia priva: per questo motivo ci è sembrato fondamentale e stimolante presentare ai più giovani uno spettacolo che, partendo dalle PAURE ARCHETIPE, andasse a rappresentare sia la capacità di gestione degli eventi traumatici della vita, che degli imprevisti quotidiani.
Personaggi che “confesseranno” le loro paure e paure che diventano personaggi dialogheranno sulla scena raccontando la loro storia: a volte nota, perché ispirata a fiabe tradizionali, a volte collocata fuori dal tempo e dallo spazio: dando modo a ciascuno di identificarsi nei vari protagonisti. Narrare porta a condividere l’esperienza, a superare ciò che provoca ansia e angoscia tramite la verbalizzazione e la rappresentazione dei propri dubbi e dei propri timori: “MAMMA CHE FIFA!” accoglie le maggiori paure che i bambini provano, sfruttando il palcoscenico come base sicura per cominciare a guardare le paura con altri occhi, trasformandola attraverso la fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità.
“MAMMA CHE FIFA!” non fa paura ma gioca con la paura, la trasformazione e la musica. Body percussion, ovvero la percussione corporea eseguita in scena e le musiche dal vivo diventano non solo colonna sonora, ma ulteriore strumento espressivo, di coinvolgimento emotivo e di narrazione.Cosa chiedere di più a questo spettacolo che divertendo e coinvolgendo ci metterà di fronte alle nostre paure esorcizzandole… almeno un po’.
Tipologia spettacolo: spettacolo teatrale con musiche in scena eseguite dal vivo con loop station, voce e body percussion.
Durata dello spettacolo: 50 min. circa